Muta Pinot Bianco – Cantina Rizzo L 0,75

Muta è un vino ispirato al cambiamento, alla sperimentazione e alla continua ricerca enologica. Come suggerisce il nome in etichetta, il vino al suo interno cambia di anno in anno, riflettendo il continuo evolversi e mutare del vino stesso. La principale variabile che influisce su questo cambiamento è il vitigno utilizzato, che può variare di annata in annata per esprimere al meglio le caratteristiche del terroir e delle condizioni climatiche di quell’anno.

Per evidenziare questo cambiamento costante, l’etichetta sarà diversa ogni anno, ma la bottiglia potrà comunque essere identificata dal nome, che rimarrà invariato. In questa annata, l’etichetta ritrae una figura femminile giapponese con il classico kimono. Il kimono giapponese è l’indumento che più rispecchia il concetto di cambiamento, poiché i suoi colori, la sua fantasia e la sua trama sono sempre diversi, pur rimanendo un semplice kimono.

L’artista che disegna l’etichetta ogni anno è sempre Federico Pace. Questa scelta è motivata dal fatto che ogni artista ha un proprio tratto caratteristico, così come il produttore di vino che è sempre lo stesso. Questo crea una continuità artistica che riflette la continuità nella produzione del vino.

Il nome “Muta” è un semplice richiamo alla parola italiana “cambiare”, ma anche alla parola italiana “zitta”. Il vino vuole anche essere una sensibilizzazione alla parità di genere, non a caso la figura ritratta in etichetta è femminile. Questo dualismo nel nome richiama sia il concetto di trasformazione sia un invito a riflettere sulle dinamiche di genere nella nostra società.

In sintesi, “Muta” è un vino che abbraccia il cambiamento in ogni sua forma, dall’evoluzione del suo sapore anno dopo anno, alla varietà artistica delle sue etichette, fino alla riflessione sociale sulla parità di genere.